Gli effetti psicologici della Pandemia Covid-19 sui più giovani
La pandemia ha rotto ogni equilibrio e cambiato radicalmente la nostra quotidianità. Oltre ad aver causato una crisi economica globale, ha anche provocato una serie di effetti psicologici inattesi e imprevedibili sui singoli individui. La paura del contagio e la riduzione dei rapporti sociali hanno avuto una forte ripercussione sui soggetti psicologicamente più fragili: i giovani. È utile allora conoscere alcuni di questi nuovi “effetti” per provare ad arginarli, andando alla ricerca del rimedio più adatto.
Adolescenti e conseguenze della pandemia
L’adolescenza è il periodo di transizione della vita di un individuo, dove si verificano cambiamenti psico-fisici e si assiste alla maturazione della personalità. Gli adolescenti e i bambini sono stati le prime “vittime” dei ripetuti lockdown perché hanno dovuto fare i conti con stati d’animo difficili da gestire: ansia, depressione, cali di concentrazione, attacchi di panico e insonnia.
Gli effetti della pandemia rischiano di influenzare il loro normale sviluppo. Per questo motivo è stata lanciata un’allerta per il sostegno psicologico dei più giovani, che per molto tempo sono stati dimenticati. Il senso di abbandono, inoltre, e l’isolamento hanno contribuito alla diffusione di alcune dipendenze comportamentali tra i ragazzi, come videogiochi e gioco d’azzardo.
L’importanza della presenza
La ormai ben nota didattica a distanza, o DAD, ha rappresentato negli ultimi anni una soluzione essenziale per consentire a tutti gli studenti di non perdere la propria formazione culturale e professionale. Dalle scuole primarie e secondarie fino all’università ogni istituto ha dovuto fare i conti con le nuove modalità virtuali e a distanza per erogare le lezioni.
Il digitale ha così preso il posto dell’ambiente fisico e presenziale, ma non senza ripercussioni sui risultati stessi dell’apprendimento.
Secondo uno studio condotto dal Prof. Giuseppe Riva, Direttore del Laboratorio Sperimentale di Ricerche Tecnologiche applicate alla Psicologia di Auxologico e Professore ordinario di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sono emersi alcuni “deficit” formativi nei ragazzi costretti alla DAD.
Un esempio è l’attivazione dei neuroni specchio, cellule che si attivano sia quando compiamo una specifica azione sia quando assistiamo a un’attività compiuta da altri intorno a noi. È evidente allora l’utilità di questi neuroni in un ambiente come l’aula della scuola, dove gli studenti non solo vedono e assistono alla lezione del docente ma, allo stesso tempo, sono circondati da compagni che svolgono il loro stesso “lavoro”, ovvero seguire gli insegnamenti.
Ci sono poi un altro tipo di neuroni per i quali le lezioni in presenza sono essenziali: i neuroni gps. Inizialmente si pensava che questi neuroni servissero solo per orientarsi negli ambienti circostanti.
Alcuni studi, però, hanno evidenziato che queste cellule sono essenziali anche per la memoria autobiografica ovvero quella memoria che ci consente di collegare luoghi ed esperienze, consentendo al cervello di immagazzinare informazioni e conservarle per lungo tempo.
In pratica ascoltare una lezione in classe consente agli studenti di memorizzare più facilmente i concetti spiegati. Al contrario, una lezione seguita dal divano di casa rischia di essere immediatamente dimenticata e quindi essenzialmente inutile.
Le nuove sfide della didattica
Nonostante apparentemente la DAD abbia portato con sé più aspetti svantaggiosi che vantaggi per studenti e insegnanti, è essenziale non arrendersi e continuare ad andare alla ricerca di metodi e strumenti sempre più innovativi e costruttivi per la formazione delle future generazioni.
Da anni Synesthesia con FuturMakers si impegna concretamente a creare percorsi didattici innovativi per le famiglie e per le aziende con l’obiettivo di avvicinare bambini e ragazzi al mondo del digitale in modo coinvolgente e costruttivo. Per far fronte a queste nuove sfide FuturMakers ha lanciato nuovi corsi online e il Winter Camp in presenza dedicato ai giovani innovatori di domani. Ti aspettiamo!