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Futurmakers in tour!

E’ un’estate piena di novità e di appuntamenti per FuturMakers!  In questo articolo vi parleremo dei camp di coding e robotica svolti in diverse città italiane e dell’indimenticabile esperienza su Costa Crociere.

Come diciamo spesso, a FuturMakers piace stare in compagnia e questa estate ce lo sta dimostrando! Abbiamo fatto un tour con diverse tappe organizzate per poter fare conoscere i laboratori di coding e robotica a tanti bambini in diverse location esclusive.

La prima tappa è stata al Centro Estivo di Maranello con cui abbiamo organizzato una giornata intera dedicata alle STEM con le/i bambine/i e le/i ragazze/i partecipanti. E’ stato un momento di divertimento e originale per loro perché non avevano mai visto o utilizzato robot simili a quelli di FuturMakers e perchè per alcuni di loro, era la prima volta che si partecipava a un’attività di programmazione! 

Abbiamo lasciato i bambini di Maranello e i loro occhi incuriositi per andare a Genova, all’IIT- Istituto Italiano di Tecnologia.

Grazie a una importante collaborazione avviata già durante i corsi invernali, siamo riusciti a organizzare un camp di coding e robotica all’interno della loro sede che ospita il centro di ricerca per la robotica e per l’interazione uomo-macchina. Quale migliore posto per portare un camp di coding e robotica firmato FuturMakers? 

E’ stata una settimana molto stimolante sia per i coach sia per i bambini perchè grazie ad alcuni ricercatori di IIT abbiamo potuto conoscere ICub, un robot umanoide programmato per interagire con gli essere umani. E’ stato molto divertente vedere applicati alcuni principi del coding imparati con i laboratori di FuturMakers su un progetto così importante!

Concluso questo stimolante camp all’IIT, ci siamo diretti verso l’ultima tappa: noi del team FuturMakers siamo saliti a bordo di Costa Toscana non per una vacanza, ma per portare un po’ di sana tecnologia sul Mar Mediterraneo! La nostra rotta è cominciata a Genova e grazie alla spinta del Derthona Basket, abbiamo inserito nel loro camp estivo “Basket e non solo” e direttamente in nave i nostri laboratori di coding per l’intera squadra di basketball!

E’ stata una esperienza unica a bordo della Costa Toscana, una delle navi da crociera più importanti al mondo.

Ecco alcune testimonianze riportate dai bambini che abbiamo conosciuto in questi giorni:

sono stato molto bene al camp e mi è piaciuto molto consiglio a molti questa esperienza molto bella

ho passato 4 giorni bellissimi e non lo scorderò

mi sono divertita molto e spero di ripetere questo camp!

Anche i genitori hanno lasciato qualche commento per noi di FuturMakers:

Excellent initiative from IIT and FuturMakers, joining the convenience of a summer camp with indispensable knowledge for the newer generations. Very well-organized and competently carried out, I applaud the teachers and the team!

Giornate interessanti per introdurre i bambini alla programmazione

Noi del team FuturMakers ringraziamo tutte/i le/i partecipanti che abbiamo incontrato e conosciuto in queste importanti iniziative e ci auguriamo di rivederli presto!

Buone vacanze a tutte e tutti!

FuturMakers partecipa ai Torino Digital Days con 2 giorni di laboratori STEM gratuiti 

Il 13 e il 14 maggio FuturMakers partecipa ai Torino Digital Days 2023 con un programma ricco di interessanti laboratori STEM. In agenda sono previste due giornate open day completamente gratuite con attività di AI insieme a robotica educativa e coding, da non perdere. Scopri il programma e prenota il tuo posto!

Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di interazione sempre più frequente tra bambini con i sistemi di AI ed è giusto chiedersi se si abbia un rapporto sano con l’intelligenza artificiale.

Quando si menzionano bambini e AI si è portati subito a pensare a un’interazione bambino-robot. Tuttavia, gli incontri dei bambini con l’IA nella vita di tutti i giorni sono molteplici e non sempre implicano l’interazione con agenti intelligenti fisici, ovvero robot sociali incarnati in un artefatto materiale.

Infatti i bambini interagiscono già con alcune tecnologie d’intelligenza artificiale incorporate in qualche software. Se ci pensate bene, i più piccoli incontrano l’intelligenza artificiale nella sua forma immateriale in modi diversi:

  • nei giocattoli
  • assistenti virtuali
  • videogiochi
  • software di apprendimento

I dati di  DataChildFutures mostrano la complessa rete di  interazioni con i dispositivi connessi nel contesto domestico , attraverso il quale i bambini e i loro genitori generano dati ed è per questo che è importante educarli al fine di sfruttare al meglio queste tecnologie.

In questo articolo non entreremo nel merito delle opportunità e dei rischi che procura l’AI per bambini e ragazzi, ma ci limiteremo a osservare che per i bambini ha anche un enorme potenziale per fare del bene, migliorando l’apprendimento, lo sviluppo, la sicurezza e le opportunità.

FuturMakers e il suo team sono convinti che se progettati bene, gli strumenti di apprendimento basati sull’intelligenza artificiale possono migliorare le capacità di pensiero critico e di risoluzione dei problemi dei bambini e possono fornire supporto accademico e al percorso di apprendimento per bambini e ragazzi. 

Anche se l’IA viene utilizzata oggi, gli informatici prevedono che l’intelligenza artificiale sarà ancora più importante in futuro.

Per questo motivo è importante sapere come funziona e poter trasformare i vantaggi dell’AI per molte professioni. Ad esempio i medici e gli astronauti utilizzano modelli di intelligenza artificiale per semplici analisi o per rilevare pianeti al di fuori del nostro Sistema Solare.

È importante che le discussioni si tengano ora e che l’IA sia progettata senza dimenticare il suo impatto sui più giovani!

Ad ogni modo, ci sono buone probabilità che l’IA sia collegata al lavoro e al futuro delle nuove generazioni. Ed è per questo che FuturMakers propone in occasione dei Torino Digital Days degli appuntamenti gratutiti in ambito STEM e AI.

Sabato 13 maggio e domenica 14 maggio a partire dalle ore 10 saremo ospiti al Combo (Corso Regina Margherita, 128) per bambine/i, ragazze/i e le loro famiglie per sperimentare il coding con Scratch e la robotica educativa. I laboratori previsti da Combo sono:

  1. Coding con Scratch e intelligenza artificiale: si imparerà che cosa è la programmazione a blocchi attraverso un programma di intelligenza artificiale.
  2. Robotica educativa: per conoscere i principi base del coding e della robotica e spiegare ai/alle bambini/e come avvengono le interazioni tra i sensori del robot e il mondo esterno. 

Se hai domande o feedback, scrivici. Saremo contenti di leggere le tue richieste o le tue opinioni.

Coding e robotica a scuola: incontri formativi per i docenti sugli strumenti di STEM Education

FuturMakers si prefigge l’obiettivo di condurre non solo le nuove generazioni verso un uso consapevole della tecnologia, ma anche  docenti interessati a realizzare percorsi didattici STEM per innovare la propria didattica, con il supporto di robot e strumenti di programmazione di vario tipo.

Perchè la scuola ha deciso di intraprendere un percorso formativo di STEM Education

Finalità generale dell’educazione delle materie STEAM in generale è l’acquisizione da parte dei ragazzi di conoscenze e abilità che arricchiscono la capacità di comprendere e di rapportarsi con il mondo e che, al termine della scuola dell’obbligo, lo pongano in grado di riconoscere quale sia il ruolo della scienza, della tecnologia, della matematica, dell’ingegneria nella vita di ogni giorno e nella società odierna. Ed è per questo che è importante trasmettere queste nozioni anche a insegnanti ed educatori di qualsiasi ordine e grado di scuola.

I docenti nel corso sono stati coinvolti nel realizzare dei percorsi didattici relativi alle materie STEM che prevedono la presenza di strumenti di robotica, coding e programmazione.

Durante il laboratorio i docenti hanno avuto l’occasione di confrontarsi con una innovativa esperienza didattica che ha avuto l’obiettivo di ampliare e migliorare il proprio bagaglio professionale in termini di competenze digitali, capacità professionali e metodologie didattiche.

Il corso infatti, mira a rendere ogni docente capace di progettare gestire una intera lezione basata sull’utilizzo di strumenti digitali: dalla creazione delle risorse digitali alla corretta decodifica dei dati sul web, dal setting d’aula da preparare per la lezione con il/i robot alla gestione di lavori di gruppo attraverso la robotica educativa.

Sono stati progettati 8 incontri formativi in presenza, presso un Istituto Comprensivo del comune di Nichelino e si sono affrontati i seguenti argomenti: 

  • Lo stato dell’arte delle STEM education oggi tra AR/VR e coding; introduzione al coding con Scratch;
  • Uso di Scratch per creare una lezione di storia e letteratura;
  • Uso di Scratch come strumento per raccontare la scienza e risolvere problemi matematico-geometrici;
  • Introduzione alla robotica: ozobot e la programmazione base. 
  • Ozobot e ozoblocky: la programmazione unplugged
  • Uso di robot più evoluti: Mbot e il suo linguaggio di programmazione a blocchi per creare percorsi a ostacoli e di tracciamento linea;
  • Disegno e stampa 3D con Thinkercad 

Il corso ha avuto quindi come scopo quello di aggiornare e/o formare i docenti di tutte le competenze necessarie a realizzare esperienze educative efficaci attraverso gli strumenti del Coding e della Robotica Educativa STEM. 

A fine corsi i docenti hanno saputo maneggiare strumenti e metodi funzionali atti a “infrangere” la didattica frontale di tipo trasmissivo e a mettere in moto processi di pensiero critico da parte dello studente per una didattica al passo con i tempi!

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Diventare artisti con l’animazione in 3D

In questo articolo spieghiamo le ragioni per utilizzare strumenti di modellazione e animazione in 3D, utili per lo sviluppo di capacità creative per bambine/i e ragazze/i.

L’animazione in 3D è una delle forme di intrattenimento più popolare tra bambini di tutto il mondo.  Attraverso l’uso di software in 3D, si possono creare personaggi, animali, oggetti e ambientazioni animate. Per rendere l’esperienza più significativa bisogna partire dalla psicologia dei bambini e dei loro interessi, per creare animazioni che abbiamo un significato e che siano divertenti ed emozionanti.

Il processo di animazione 3D non riguarda solo la progettazione e la modellazione della figura o dell’ambiente in sé, ma bisogna arricchire l’esperienza attraverso racconti e storie che diano senso ai progetti. Per questo si presenta come un’ottima occasione per lavorare non solo su competenze tecniche e di disegno, ma anche su competenze narrative e creative.

L’animazione e la modellazione 3D prevedono l’utilizzo di strumenti che mettono in campo una serie di capacità che permettono di far scoprire a bambini e ragazzi abilità, capacità e metodi che non si scoprirebbero nella vita di tutti i giorni o a scuola.

Come si realizza un processo di animazione in 3D

Come già accennato, il processo per realizzare un’animazione in 3D è complesso e richiede competenze precise.

  1. Idea: il primo passo per progettare l’animazione è avere un’idea su trama e personaggi;
  2. Character design: una volta stabilità l’idea, si passa alla progettazione dei personaggi in 3D attraverso bozzetti e modelli in 2D per definire l’aspetto;
  3. Modellazione in 3D: attraverso strumenti di modellazione, è la fase in cui iniziano a creare modelli in 3D;
  4. Texture: è la fase per dare un aspetto realistico ai personaggi in 3D;
  5. Animazione: dopo aver dato la texture ai personaggi si può iniziare con le animazioni dei personaggi e degli oggetti;
  6. Post produzione: è l’aggiunta di suoni, effetti speciali per completare l’animazione.

5 buoni motivi per fare un corso di animazione e modellazione in 3D

Ci sono diversi motivi per far avvicinare bambini e ragazzi alla animazione e modellazione 3D. Dal punto di vista educativo e formativo, abbiamo deciso di raccoglierne 5:

  1. Intrattenimento educativo: le animazioni possono essere di supporto all’apprendimento per insegnare concetti educativi su scienza, matematica, storia e geografia;
  2. Sviluppo della creatività: aiuta i bambini a sviluppare creatività ed esprimere sè stessi;
  3. Comunicazione efficace: l’animazione migliora gli aspetti comunicativi e la possibilità di comunicare messaggi;
  4. Miglioramento della comprensione: l’animazione in 3D può aiutare alla comprensione di concetti complessi;
  5. Personalizzazione: con un processo di animazione, si può conoscere meglio sè stessi e si può personalizzare con i propri gusti e interessi personaggi, trame e ambientazioni.

I campi di applicazione dell’animazione 3D

L’animazione in 3D è molto usata in alcuni campi come il cinema, la televisione e i videogiochi, rendendo più veri e coinvolgenti personaggi e animazioni.

Grazie a questa tecnica, infatti, i personaggi sembrano più vivi, reali, e quindi suscitano emozioni che i personaggi bidimensionali non sono in grado di offrire. A differenza dei film e delle serie in 2D, quelli in 3D rendono l’esperienza visiva più coinvolgente, per gli adulti come per i bambini.

Inoltre, nell’ambito del gaming l’animazione rende tutto più emozionante e può essere applicata anche alla realtà virtuale o realtà aumentata. Ma non solo: avvicinandosi a queste tecniche c’è la possibilità di diventare veri professionisti creativi specializzati nel dare vita a personaggi e ambienti in un videogioco, combinando tecnologia e arte per realizzare videogiochi e film , arrivando a creare animazioni sorprendenti. Grazie alla definizione degli storyboard, gli animatori 3D realizzeranno animazioni conferendo uno stile unico!

Con FuturMakers si da spazio allA animazione E ALLA MODELLAZIONE 3D

Speriamo di aver creato la voglia di approfondire le tecniche di animazione e modellazione in 3D e di aver incuriosito chi non si è mai avvicinato a questo tipo di produzioni. E per chi non fosse ancora convinto, sono pubblicati i corsi di modellazione in 3D di FuturMakers per realizzare cartoni animati e modellare avatar 3D e tanto altro! 

Futurmakers per l’apprendimento

La didattica di oggi è chiamata a rinnovarsi e ad essere sempre più innovativa proponendo metodologie che rendano lo studente sempre più attivo e partecipe al suo apprendimento. Per questo FuturMakers presenta un insieme di corsi e laboratori educativi che hanno l’obiettivo di far comprendere quanto l’efficacia delle tecnologie e della didattica laboratoriale digitale migliora gli apprendimenti e aiuti a sviluppare le competenze del futuro connesse al pensiero computazionale e all’attitudine di risolvere problemi più o meno complessi.

La didattica oggi

Secondo le Raccomandazioni Europee (2018) la didattica è sempre più pensata come una didattica per competenze e che sappia sviluppare nei bambini e ragazzi curiosità, autonomia, pensiero creativo e problem solving. Queste sono solo alcune delle skill che devono essere acquisite dagli studenti, cittadini del futuro, per rispondere alle sfide della società.

Le attività di FuturMakers rispondono a questo obiettivo approfondendo le discipline STEM e, ispirandosi al DigComp 2.2,  aiuta le nuove generazioni a sviluppare digital skills, soft skills e benessere digitale. La necessità di introdurre strumenti e metodologie a scuola che supportino lo sviluppo di competenze trasversali è sempre più sentita e il coding può essere un valido aiuto a supporto della didattica.

I laboratori di coding, robotica e tecnologia a supporto dell’apprendimento 

FuturMakers vuole incoraggiare bambini e ragazzi affinché imparino a utilizzare il pensiero computazionale, cioè quel processo logico creativo che va messo in campo per risolvere problemi quotidiani.

Il coding nella didattica è un ottimo strumento per raggiungere questo obiettivo, che non si concretizza nel sapere usare un computer ma di produrre piccoli programmi come videogiochi o brevi sequenze, che permettono di allenare il loro pensiero creativo e computazionale ma anche tante altre competenze trasversali. I giovanissimi programmatori, sono chiamati utilizzando un tablet, un pc o in alcuni casi un robot, ad animare, far prendere vita, imparare a fare muovere i loro personaggi in un certo modo. Non dimentichiamo che la prima forma di apprendimento si localizza proprio nel gioco ed è per questo che nel progetto didattico di FuturMakers ricorrono tecniche di gamification, intesa come l’utilizzo delle meccaniche ludiche del gioco per motivare all’apprendimento e alla risoluzione di problemi.

Parlando di coding e pensiero computazionale, non possiamo non considerare la robotica educativa, cioè l’apprendimento dei ragazzi ad assemblare un kit robot da costruire e successivamente da programmare. Ciò contribuisce alla costruzione delle competenze matematiche, scientifiche e tecnologiche, ma anche allo spirito di iniziativa, nonché all’affinamento delle competenze linguistiche.

La tecnologia come risorsa aggiuntiva in classe 

Inserire il coding e la robotica educativa porterebbe tantissimi vantaggi per la didattica sia per le materie scolastiche sia per lo sviluppo cognitivo dei bambini e ragazzi. 

FuturMakers si impegna in questa mission: insegnare la valenza della tecnologia e inserirla come risorsa aggiuntiva in classe in modo che gli obiettivi di apprendimento tradizionali possano arricchirsi con essa. 

Quale migliore occasione per cominciare con 2 giorni di laboratori dedicati al coding creativo?
Scopri il nostro Carnival Camp per allenare le competenze del futuro e  sperimentare la tecnologia come una risorsa aggiuntiva e di supporto dell’apprendimento.

Festeggiamo la Giornata Mondiale della Gentilezza!

Lo sai che oggi si festeggia la Giornata Mondiale della Gentilezza? In occasione di questa ricorrenza, Futurmakers vuole dare qualche consiglio su come essere gentili anche nel mondo online! 

Riflettiamo su quante cose facciamo durante una giornata per stare in forma, imparare, divertirci. Quanto tempo ci tolgono le nostre attività? Bisogna mangiare, andare a scuola, fare i compiti, seguire un’attività sportiva, stare con la famiglia e gli amici. Potremmo ancora avere del tempo libero che ci avanza e molte volte lo trascorriamo online.

Non c’è dubbio, infatti, che la tecnologia è parte integrante della vita sociale e che anche i bambini abbiano una certa predisposizione per l’utilizzo di dispositivi digitali.

Bambini e tecnologia 

Un’indagine realizzata dal Centro per la Salute del Bambino ha scoperto che il 38% dei bambini con meno di 2 anni ha già utilizzato un dispositivo mobile per giocare o guardare un video; il 63% dei bambini fino agli 8 anni utilizza i device dei genitori, mentre a 8 anni questa percentuale sale fino al 72%. I contenuti preferiti sono soprattutto i videogiochi. Secondo gli esperti, il problema non è tanto la quantità del tempo che i bambini trascorrono davanti allo schermo, quanto la qualità e la tipologia di contenuti.

Il tempo trascorso online

Ogni nostra attività che  svolgiamo online viene tracciata, ogni commento o like lasciato viene visto anche dagli altri e questa ‘traccia’ resta sui server delle app e dei giochi che utilizzi.

Tutto questo ci deve far riflettere su quanto sia importante avere una buona reputazione online e su quanto sia importante insegnare a lasciare un buon ritratto di chi siamo ogni volta che navighiamo su internet.

Il potere dell’essere gentili online

Internet è un posto bellissimo quando tutti lo usano “in modo gentile” e quando gli utenti si comportano con educazione ci sentiamo davvero bene. Ma quando questo non succede cosa possiamo fare?

Ecco alcuni nostri consigli:

–  se una persona ci provoca o ci da fastidio, possiamo ignorarla ed evitare di rispondere alle sue provocazioni, magari è solo una giornata storta;

– se si tratta di uno sconosciuto, possiamo direttamente segnalare o bloccare quella persona;

–  se il suo atteggiamento da veramente fastidio ti consigliamo di prendere una pausa dal dispositivo, giocare e uscire all’aperto per sentirsi meglio.

Alleniamoci alla gentilezza online

Come facciamo, dunque, a essere più gentili online? Semplice! L’unica regola è diffondere la gentilezza per dimostrare simpatia e aiutare gli altri a sentirsi meglio. A volte, può capitare che si fanno sbagli e che si fanno commenti poco carini online ma, come nel mondo reale, si fa sempre in tempo a chiedere scusa

Tutto quello che facciamo contribuisce a disegnare non solo  il ritratto di chi siamo, ma anche a dare forma al mondo virtuale più rispettoso degli altri.

Festeggiamo la Giornata mondiale della Gentilezza: il corso di FuturMakers

Giornata_mondiale_della_gentilezza

Per l’occasione FuturMakers ha realizzato il corso “Come muoversi nell’oceano digitale”, 4 appuntamenti dedicati alla sicurezza digitale e a come comportarsi responsabilmente sul web.

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