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Autore: ammin

Coding e robotica a scuola: incontri formativi per i docenti sugli strumenti di STEM Education

FuturMakers si prefigge l’obiettivo di condurre non solo le nuove generazioni verso un uso consapevole della tecnologia, ma anche  docenti interessati a realizzare percorsi didattici STEM per innovare la propria didattica, con il supporto di robot e strumenti di programmazione di vario tipo.

Perchè la scuola ha deciso di intraprendere un percorso formativo di STEM Education

Finalità generale dell’educazione delle materie STEAM in generale è l’acquisizione da parte dei ragazzi di conoscenze e abilità che arricchiscono la capacità di comprendere e di rapportarsi con il mondo e che, al termine della scuola dell’obbligo, lo pongano in grado di riconoscere quale sia il ruolo della scienza, della tecnologia, della matematica, dell’ingegneria nella vita di ogni giorno e nella società odierna. Ed è per questo che è importante trasmettere queste nozioni anche a insegnanti ed educatori di qualsiasi ordine e grado di scuola.

I docenti nel corso sono stati coinvolti nel realizzare dei percorsi didattici relativi alle materie STEM che prevedono la presenza di strumenti di robotica, coding e programmazione.

Durante il laboratorio i docenti hanno avuto l’occasione di confrontarsi con una innovativa esperienza didattica che ha avuto l’obiettivo di ampliare e migliorare il proprio bagaglio professionale in termini di competenze digitali, capacità professionali e metodologie didattiche.

Il corso infatti, mira a rendere ogni docente capace di progettare gestire una intera lezione basata sull’utilizzo di strumenti digitali: dalla creazione delle risorse digitali alla corretta decodifica dei dati sul web, dal setting d’aula da preparare per la lezione con il/i robot alla gestione di lavori di gruppo attraverso la robotica educativa.

Sono stati progettati 8 incontri formativi in presenza, presso un Istituto Comprensivo del comune di Nichelino e si sono affrontati i seguenti argomenti: 

  • Lo stato dell’arte delle STEM education oggi tra AR/VR e coding; introduzione al coding con Scratch;
  • Uso di Scratch per creare una lezione di storia e letteratura;
  • Uso di Scratch come strumento per raccontare la scienza e risolvere problemi matematico-geometrici;
  • Introduzione alla robotica: ozobot e la programmazione base. 
  • Ozobot e ozoblocky: la programmazione unplugged
  • Uso di robot più evoluti: Mbot e il suo linguaggio di programmazione a blocchi per creare percorsi a ostacoli e di tracciamento linea;
  • Disegno e stampa 3D con Thinkercad 

Il corso ha avuto quindi come scopo quello di aggiornare e/o formare i docenti di tutte le competenze necessarie a realizzare esperienze educative efficaci attraverso gli strumenti del Coding e della Robotica Educativa STEM. 

A fine corsi i docenti hanno saputo maneggiare strumenti e metodi funzionali atti a “infrangere” la didattica frontale di tipo trasmissivo e a mettere in moto processi di pensiero critico da parte dello studente per una didattica al passo con i tempi!

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Imparo videogiocando- Soft skills e coding per la scuola primaria

Il videogioco è uno dei media più potenti e alla portata di chiunque abbia un dispositivo digitale e una connessione. La pratica del gaming coinvolge quasi 17 milioni di italianз, in particolare ragazzз e giovanз (Fonte: Italian Game Developers Census 2021). A una sua diffusione così vasta non corrisponde però sempre la consapevolezza della dimensione culturale che esso rappresenta, delle sue opportunità delle potenziali insidie. Si sente spesso affermare che il videogioco è soltanto una perdita di tempo e che i videogiocatori vivono isolati nel loro mondo e non esprimono nulla di sé. Diffusa è anche la convinzione che il videogioco sia una delle principali ragioni per cui si sta riducendo la soglia d’attenzione delle nuove generazioni.

Queste credenze non sono soltanto discutibili nel contenuto ma riducono la possibilità per gli adulti di svolgere appieno il proprio ruolo educativo, affiancando la classe nel percorso di crescita senza svilirne le passioni e le peculiarità.

Noi FuturMakers siamo convinti che, interconnessa e con un mondo racchiuso negli smartphone, la Generazione Z non sia più disattenta o meno intelligente rispetto alle generazioni precedenti. Ha invece bisogno di essere intercettata e coinvolta in modo differente e al passo con i tempi, che poi sono quelli della tecnologia: rapidi, mutevoli e potenzialmente senza limiti. 

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